INFORMAZIONI SU QUESTO LIBRO-BLOG

Questa storia narra di dieci anni vissuti da Katia e da Giuliano.
Il racconto è un "binario", costruito a "doppi capitoli", scritti individualmente dai due autori.
Ogni anno raccontato, dal 2003 al 2013, racchiude cinque capitoli, al termine dei quali,
si conclude un paragrafo e sono pubblicate delle immagini inerenti gli stessi capitoli.
Il libro, nel suo complesso, avrà pertanto 10 paragrafi, composti da 5 doppi capitoli ciascuno.
La pubblicazione di ogni nuovo capitolo avviene senza un tempo determinato, essendo attualmente in fase di creazione.

p.s.: non possiamo essere responsabili della traduzione tramite google che, purtroppo, risulta NON essere completamente compatibile con il testo originale in lingua italiana.

contatto:emaildiecianni@gmail.com
Grazie per seguirci.
Katia & Giuliano

sabato 5 aprile 2014

IMMAGINI 2005 - KATIA

capitolo 11
LA SEDE IN BRASILE
..."Il bagno, fu una parte speciale da rifare. 
Era piccolo e tutto nero, la muffa e lo sporco lo rendevano claustrofobico.
Con piastrelle raccolte per strada, facemmo un mosaico sulle sue pareti."...



capitolo 12
PROGETTI
..."Io-pagliaccio, con il naso dipinto di rosso, con le buffe scarpe 
che avevo comprato a Genova e un secchio, camminavo davanti a loro."...


capitolo 13
SOTTO IL CIELO DI ATIBAIA
..."Avevo anche scritto tutte le lettere che non sono mai state spedite."...


capitolo 14
INCONTRI
..."Per visitare le donne cucitrici e i loro numerosi figli, era necessario passare in mezzo alla grande discarica Municipale della spazzatura, attraversare una nuvola di polvere e puzza, deviare intorno a un mucchio di detriti, saltare le fogne a cielo aperto, salvarsi da ladri o da altri pericoli, per finalmente trovare i bambini che giocavano in mezzo agli avvoltoi, ai cani randagi e le loro madri, davanti alle loro “case/baracche”."...


capitolo 15
CINQUE VOCI
..."Lì c’erano insieme il sogno della ceramista di una piccola città, le aspirazioni di un giovane pittore e del suo vecchio padre, la riconoscenza che perseguitava un ambizioso artista già rinomato, la produzione artigianale realizzata dalle cucitrici della favela, le bambole di tessuto create da madri-bambine di un’Entità di accoglienza, i disegni dei bambini degli orfanotrofi e le loro fotografie."...



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