capitolo 11
LA SEDE IN BRASILE
..."Il bagno, fu una parte speciale da rifare.
Era piccolo e tutto nero, la muffa e lo sporco lo rendevano claustrofobico.
Con piastrelle raccolte per strada, facemmo un mosaico sulle sue pareti."...
capitolo 12
PROGETTI
..."Io-pagliaccio, con il naso dipinto di rosso, con le buffe scarpe
che avevo comprato a Genova e un secchio, camminavo davanti a loro."...
capitolo 13
SOTTO IL CIELO DI ATIBAIA
..."Avevo anche scritto tutte le lettere che non sono mai state spedite."...
capitolo 14
INCONTRI
..."Per visitare le donne cucitrici e i loro numerosi figli, era necessario passare in mezzo alla grande discarica Municipale della spazzatura, attraversare una nuvola di polvere e puzza, deviare intorno a un mucchio di detriti, saltare le fogne a cielo aperto, salvarsi da ladri o da altri pericoli, per finalmente trovare i bambini che giocavano in mezzo agli avvoltoi, ai cani randagi e le loro madri, davanti alle loro “case/baracche”."...
capitolo 15
CINQUE VOCI
..."Lì c’erano insieme il sogno della ceramista di una piccola città, le aspirazioni di un giovane pittore e del suo vecchio padre, la riconoscenza che perseguitava un ambizioso artista già rinomato, la produzione artigianale realizzata dalle cucitrici della favela, le bambole di tessuto create da madri-bambine di un’Entità di accoglienza, i disegni dei bambini degli orfanotrofi e le loro fotografie."...





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